CUMULO dei contributi previdenziali: un’invenzione al passo coi tempi. #ENPAP
Molti colleghi mi hanno chiesto del cumulo dei contributi, questa (apparente) novità introdotta con la Legge di Stabilità 2017. (art 1, comma 195 Legge 232/2016)
FATICA.
Confesso che ho sudato per venirne a capo: il deterioramento formale delle norme in materia di previdenza, che si stratificano ogni anno come le pezze sul pigiama di Arlecchino, non fanno altro che peggiorare la confusione in un mondo già complesso.
Comunque, bando alle lamentele e spazio alle informazioni, sintetiche ed essenziali.
IL CUMULO E’ UNA FORMA DI TOTALIZZAZIONE.
Come la Totalizzazione, consiste nel mettere in fila periodi di contribuzione non coincidenti fra loro per produrre un’unica pensione. Questa pensione viene sempre pagata dall’INPS, che raccoglie i pro-quota degli altri enti e fabbrica una rata mensile unica.
L’obiettivo è sempre lo stesso: non perdere contributi versati. I singoli periodi di contribuzione potrebbero essere troppo brevi per dare diritto a pensione. Ovvero: li perdi. Con Totalizzazione, Cumulo o Ricongiunzione riesci a recuperarli.
L’esempio che faccio sempre è quello del trenino: totalizzare è come prendere i vagoni sparsi su vari binari morti, che da soli non correrebbero (non produrrebbero pensione), rimetterli in fila e attaccarci davanti una locomotiva.
PLUS DEL CUMULO RISPETTO ALLA TOTALIZZAZIONE: IL MIRACOLO DI SAN GENNARO!
Il cumulo ha due vantaggi importanti rispetto alla totalizzazione:
(1) REGOLE DI CALCOLO VANTAGGIOSE. Quando metto in fila i vagoni (i periodi di contribuzione in casse di previdenza diverse), la pensione viene calcolata sulla base delle regole previdenziali applicate dai singoli vagoni. Si conservano così le regole – in alcuni casi vantaggiose – delle singole gestioni.
Il vantaggio qual è? che con la Totalizzazione, mettere in fila i vagoni significava rinunciare alle regole di calcolo di ogni singolo vagone, per ereditare un unico sistema di calcolo, il più svantaggioso: quello contributivo.
Ad esempio, un ex dipendente pubblico con lauta pensione a metodo retributivo (calcolata sui suoi stipendi piuttosto che sui suoi versamenti effettivi) con la totalizzazione avrebbe perso un bel pezzo di rata pensionistica.
(2) RECUPERABILI ANCHE GESTIONE SEPARATA INPS ED ENTI PROFESSIONISTI. Questo è il miracolo di San Gennaro delle pensioni: con il Cumulo, posso recuperare i contributi versati alla Gestione Separata INPS, il fortino inviolabile, l’inceneritore dei contributi previdenziali degli Italiani costretti alla Libertà Professionale. E poi anche quelli versati nelle gestioni dei liberi professionisti.
SI POTEVA FARE DI PIU’?
Da almeno trent’anni il sistema del lavoro è strutturalmente cambiato. Al posto fisso nella mega fabbrica in stile Ragionier Fantozzi si è sostituita la fioritura di CoCoCo, CoCoPro, Partite Iva piccole, medie, grandi e finte, i tempi determinati, indeterminati, parti time verticali, orizzontali e limitrofi.
Spesso, un cocktail letale di tutti questi elementi, che già da soli danneggiano la salute (il lavoro uccide più del fumo e dell’alcool) figuriamoci insieme. E ancora più spesso, lavorando CONTEMPORANEAMENTE con diverse forme contrattuali in diversi posti.
Quando uno assume per tutta la vita un cocktail di diverse forme contrattuali, i suoi contributi previdenziali li sparge ovunque. Con inevitabile danno alla pensione futura.
Il grande limite dei diversi metodi di allineamento e aggregazione dei contributi è che offrono vie diverse e spesso complicate da comparare. Un rebus che il comune cittadino fatica a risolvere.
Quanto dovremo aspettare in Italia per avere un testo unico delle pensioni, in cui a Cumulo, Totalizzazione, Ricongiunzione e affini si sostituisca la semplice regola che la tua pensione la puoi avere comunque, sempre, qualunque sia la tua carriera lavorativa, qualunque sovrapposizione o cocktail la vita di abbia costretto a fare, conservando le regole di calcolo ‘di ingaggio’, quelle che avevi quando hai versato?
Ci eviteremmo di maledire quella volta che, per non pesare sulla tua famiglia, per sei mesi hai deciso di fare contemporaneamente il CoCoPro con l’Università e il part-time verticale week-end al MacDonald’s.
Caro Zanon, questa nuova formula del cumulo è alquanto disorientante: per me, sarebbe possibile recuperare quanto versato nella gestione separata INPS, e che attualmente avrei perduto avendo scelto la ricongiunzione presso l’ENPAP di quanto versato all’INPS?
Forse ricordi la mia situazione e poter aggiungere anche i contributi perduti della gestione separata, aumenterebbe (anche se di poco) la mia rata pensionistica.
Renato Vignati
Caro Renato,
certo, ricordo la tua situazione. Tieni presente che per totalizzare in cumulo i contributi NON DEVONO COINCIDERE. In pratica, non devi aver versato contributi contemporaneamente, nello stesso periodo, in modo sovrapposto. Se questa condizione è soddisfatta, il cumulo potrebbe essere lo strumento che ti permetterà di recuperare anche la GS INPS. Occorrerà comunque vedere le concrete modalità di applicazione. Teniamoci in contatto.
FZanon
Ciao Federico, ho letto vari articoli e per la prima volta leggo che “i contributi NON DEVONO COINCIDERE” (vuoi dire che se sono dipendente e contemporaneamente svolgo la lib. professione, uno dei due li perdo?). Qualcuno mi aveva avvisato ma è la prima volta che lo trovo scritto (!!)
Un altro caso particolare.
Se ho un contratto a progetto (e mi versano i contributi in G.S. INPS) e parallelamente svolgo la Lib. Prof. di Ingegnere (e devo versare alla G.S. INPS dato che mi devo cancellare da Inarcassa). Risultano secondo te due contribuzioni parallele?
Una situazione un po’ complicata. Il CUMULO si può fare per periodi non coincidenti nel senso che se per un periodo ci sono due contribuzioni sovrapposte, non si sommano come anzianità ma solo come monte contributi. Occorre però capire, in prospettiva storica, a che punto sei con la carriera previdenziale. Se hai 40-50 anni, a mio avviso è inutile contare sul cumulo: per il tempo in cui andrai in pensione la normativa sarà cambiata.
In generale, si andrà a livello europeo verso la possibilità di mettere insieme (in qualche modo) le diverse tranches di contribuzione non solo per tipologia di lavoro, ma anche fra contributi versati in diversi paesi europei.
Ciao Cristiano,
comunque per recuperare la GS attraverso il cumulo dovresti aspettare la pensione. Tanto vale intanto recuperare tutto quello che riesci, in specie ENPALS. Immagino che nei prossimi anni, per come stanno proseguendo le cose, la GS potrà diventare ricongiungibile.
Caro Federico,
da asina in materia sono alquanto confusa. Ho lavorato da dipendente ospedaliera per 15 anni e ho riscattato gli allora 4 di laurea; quando mi sono dimessa ho trasferito i miei contributi da INPDAP a INPS e dal 1995 li verso, in quanto libero professionista, a ENPAP. Il patronato a cui mi sono rivolta, non fidandomi di INPS, mi ha detto che potrei andare in pensione a luglio 2018 con la totalizzazione. Non ho potuto sfruttare infatti lo “scivolo donna” della legge Fornero, in quanto i miei contributi non sono stati versati ad un unico ente previdenziale. A questo punto: totalizzazione o cumulo?
Grazie per l’attenzione.
Tiziana
Bella domanda.
In teoria il cumulo è una forma di totalizzazione, che si differenzia per il fatto di mantenere le regole di calcolo della pensione originarie per ogni periodo cumulato (con la totalizzazione diventa tutto contributivo). Secondo me dovresti farti fare una nuova consulenza per valutare il cumulo. Chiedi sempre un paio di pareri, riscontro spessissimo che vengono date informazioni discordanti.
Una domanda su un tema diverso ma affine , é mai stata pensata una proposta per recuperare a livello contributivo gli anni di lavoro autonomo effettuati prima dell istituzione dell albo ?
Si, esiste già un modo:http://www.enpap.it/come-fare-per/riscattare-anni-di-studio-o-di-lavoro/
Vale però il solito problema del riscatto in enti a contributivo: ha lo stesso identico effetto di versare contributi facoltativi oltre il 10%. Con la differenza che in questo secondo caso hai maggiore flessibilità di scelta.
Salve vorrei approfittare per chiederle della mia posizione
Ho lavorato per 10 anni nella P.A., quindi INPS fino al 2002 e nel 1994 ho iniziato a versare anche all’Enpap come lavoratore autonomo perché in regime di part time.
Cosa mi conviene fare?
La ringrazio molto
Come consigliato ad altri colleghi, il primo passo è un estratto contributivo richiesto all’INPS, chiedendo contestualmente se i contributi versati sono sufficienti per dare diritto, da soli, a pensione.
In caso negativo, andrà valutato se conviene ricongiungere o totalizzare presso ENPAP.
Un saluto
Caro Zanon, io sono una psicoteraputa iscritta all’albo , pago regolarmente i contributi da quando si è cotituita la cassa dell’Ente, prima di prendere la laurea in psicologia ho lavorato per 13 anni PER LO Stato, avendo versato ovviamente 13 anni di contribuiti alla Cassa di previdenza degli uffici provinciali dello Stato che poi sono stati regolarmente versati all’INPS e lì giacciono. Sarei dovuta andare in pensione a 60 anni ma niente, tutto è slittato , ora ne andrò a compiere 65, è stasta bloccata dalla legge forero anche una pensione integrativa che sto pagando privatamente.. Insomma una ingiustizia dietro l’altra e comunque attualmente non si capisce nulla di come andrà a finire!!
Comprendo, e confermo: per chi ha posizioni come la sua, la normativa non ha fatto altro che accavallare clausole sempre nuove. Una complicazione dannosa.
grazie per la tua costante presenza e competenza! domanda: ho maturato la pensione ENPAP di vecchiaia, ma non arrivo per età (65 anni compiuti a febbraio 2017 con ulteriroi 17 anni di contributi) a quella INPS (ex INPDAP): potrò in seguito totalizzare le due pensioni, facendo adesso la domanda ENPAP?
grazie moltissimo
Cara Eleonora,
conviene valutare la tua situazione PRIMA che tu chieda la pensione ENPAP, non dopo.
Per ricongiungere e totalizzare occorre avere le posizioni aperte.
Con particolare attenzione ad aver diritto a pensione da parte di INPS ex-INPDAP.
ancora una domanda: sarà possibile avviare eventualmente le procedure di cumulo?
Si ma occorrerà capire la concreta applicazione di questa novità.
Meglio comunque non entrare in pensione e fare tutta la valutazione prima.
Ciao Federico,
la mia situazione è la seguente: ho versato contributi INPS prima in gestione separata e poi come dipendente ma non maturo in nessun caso la pensione; a un certo punto ho iniziato a versare anche all’Enpap poiché svolgevo attività psicologica e per un certo periodo contributi INPS e ENPAP sono contemporanei; infine, ho aperto P.IVA e verso solo all’ENPAP. Secondo te, tra le varie possibilità disponibili, cosa mi converrebbe fare?
Grazie mille!
Désirée Renault
Ciao,
dipende molto dalla tua età, ma se ti manca molto alla pensione e non hai in prospettiva altri contratti da dipendente, secondo me potrebbe avere senso intanto ricongiungere ad ENPAP i contributi INPS. Esclusi ovviamente quelli in Gestione Separata che nn si possono ricongiungere. Se invece sei prossima alla pensione sarebbe da valutare anche la totalizzazione (o il cumulo, sua variante).
Gentile Federico, ho lavorato per anni quale responsabile di formazione di poste oltre che essere libera professionista psicoterapeuta.(versato anche i contributi enpap ma so che questi non sono utili se versati contemporaneamente ad altro)
in pratica ho 37 anni di contribuzione in poste (compreso il riscatto di alcuni anni di laurea svolta prima di lavorare) e, ora 58 di eta’.
A dicembre del 2015 mi sono licenziata da poste e cioè a 57 anni di età e 37 contributivi in poste.
Continuo a svolgere la psicoterapeuta come libero professionista e da gennaio 2016 svolgo solo questo lavoro.
Ora vorrei cumulare gli anni in poste (INPS) con questi che sto svolgendo come psicoterapeuta (ENPAP) per accedere alla pensione di anzianità (più o meno a 63 anni)(invece che aspettare quella di vecchiaia.(a 67anni)
A chi devo rivolgermi per iniziare ad impostare la pratica?
All’INPS o all’ENPAP?
Come procedere?
Grazie infinite
In una situazione come la tua, senza dubbio prima all’INPS perché vi sono depositati i maggiori contributi e sono quelli che forniranno la maggior parte della pensione. Anche perché il cumulo dovrà essere gestito da INPS.
Ciao,
ti scrivo sperando di avere finalmente una risposta chiara sulla mia situazione, visto che né Enpap, né inps rispondono.
Ho lavorato 21 anni nella scuolo, e quando ho dato le dimissioni ho trasferito i miei contributi all”Inps.
Dal 1996 verso i contributi all’Enpap.
Ho presentato domanda di totalizzazione che era stata accettata: i periodi contributivi risultavano adeguati.
Non sono riuscita a sapere come sarebbe stata calcolata la mia pensione inps (malgrado 8 mail e 3 visite a inps) per cui pochi giorni prima della data di pensionamento ho mandato la rinunci.
A questo punto ti chiedo se mi sai dire tu, o a chi posso chiedere se potrei utilizzate la formula del cumilo.
Ho 61 anni di età, 21 anni di inps e 21 di Enpap -oltre a periodi di contributi sovrapposti, ma poca roba (li perdo?).
Ti tingrazio molto
Buon lavoro!
Alessandra.
Buongiorno,
per valutare la tua situazione, occorre prima valutare:
(1) se i tuoi contributi INPS (ex INPDAP) ti danno diritto a pensione
(2) con quale sistema (retributivo, misto o contributivo).
Il riferimento di base è la Legge 335/1995, articolo 1. Ma dato che poi si sono stratificate ulteriori normative, queste due domande vanno necessariamente poste ad INPS oppure ad un patronato.
Ottenuta risposta a queste due domande, potrai decidere se ricongiungere o totalizzare. Tenendo conto che nell’uno e nell’altro caso la pensione complessiva che otterrai sarà con metodo contributivo, che è il sistema di calcolo meno vantaggioso. Per cui, se la tua pensione ex-INPDAP fosse anche solo mista, comunque ti converrebbe evitare di totalizzare o ricongiungere e prendere semplicemente due pensioni, una da INPS e una da ENPAP.
Nemmeno si può attendere il cumulo, che sebbene sia stato riconosciuto con l’ultima legge di bilancio e abbia il vantaggio di essere una forma di totalizzazione in cui vengono mantenute tutte le regole di calcolo della pensione delle varie gestioni, attualmente è ancora non applicato perché non è ancora stata emanata una circolare applicativa da perte dell’INPS, che il 16/03/2017 ha disciplinato alcune cose ma rimandato a successiva circolare le altre, compreso il cumulo di contributi versati alle casse professionali (Circolare INPS 16/03/2017)
Quindi in sostanza non ti resta che verificare quanto sopra, e poi attendere la circolare applicativa oppure semplicemente prendere due pensioni separate.
Buongiorno Federico.
Ricordo: parte dei contributi all’INPS, parte all’ ENPAP. Pensionabile per entrambe l’anno prossimo, a 64 anni con 41 anni a 10 mesi di contributi. Su tuo consiglio ho consultato 4 enti diversi per ipotesi di cumulo e ho ricevuto …4 risposte diverse. La risposta (documentata) più chiara e precisa dall’INPS. Il mio attuale quesito è il seguente: l’ENPAP (poche idee e ben confuse!) mi dice che se intendo fruire del cumulo, non potrò continuare a lavorare. E’ vero? E’ legale? Dovrò attrezzarmi per un qualche ricorso?
Grazie per la risposta che potrai darmi.
Tiziana
Buongiorno,
non stento a credere che tu abbia ricevuto 4 risposte diverse: non c’è ancora una circolare che definisca il metodo per attuare il cumulo in un caso come il tuo (INPS + Cassa professionale), per cui non puoi avere risposta certa ancora, in quanto non c’è la regola. Nemmeno io ho modo di rispondere alla tua domanda fino a che non ci sarà una circolare ufficiale che specifichi tutte le condizioni.
In generale, ricevere una pensione ENPAP non impedisce di continuare a lavorare, ma riceverla in cumulo con INPS è altro pio di maniche. Se i nostri uffici ti hanno riferito che c’è incompatibilità con l’attività lavorativa per la tua specifica situazione, andrebbe capito meglio l’impedimento normativo (dovresti fartelo indicare precisamente, ti faccio contattare).
Per il resto ti devo rimandare a quando la tua situazione sarà specificamente normata.
Ciao Tiziana, come Federico sa sono molto interessata al cumulo (ho già i requisiti e sto perdendo tempo e soldi)
L’assenza di informazioni secondo me giustifica dire NON SO (corretta di Enopap) , non le risposte diverse sulla stessa cosa!
Ieri l’Inps mi ha detto di fare urgentemente la domanda a loro che poi contatterebbero l’Enpap quando saranno pubblicati i decreti attuativi… sigh!
Sapevo il contrario e l’Enpap sentito oggi mi ha confermato che la domanda va fatta all’ultimo ente…
Mi piacerebbe condividere con qualcuno anche le info di corridoio, magari si tirano fuori idee…
Federico puoi dare il mio indirizzo a Tiziana così se vuole può contattarmi?
Grazie mille.
Non ci sono molte altre informazioni ‘di corridoio’ oltre quelle che già conosci: deve uscire una circolare che disciplina chi ha contributi INPS + Casse professionisti, che al momento è in bozza avanzata, ma c’è un problema di copertura economica che riguarda i periodo contributivi versati negli enti di vecchia generazione, che con il cumulo passano da metodo contributivo a metodo retributivo. Questo blocca anche ENPAP. In questo momento, qualunque funzionario o sportello di qualunque ente di previdenza non può che dare informazioni parziali e ipotetiche. Ho appena pubblicato un articolo di aggiornamento, ma il succo è questo.
Vorrei rispondere ad Alessandra.
Il responsabile regionale dell’INPS mi ha detto che: la domanda va fatta all’ultimo ente presso cui si sono versati i contributi (confermato questo da ENPAP). Mi ha anche raccomandato di presentare domanda solo al momento in cui siano maturati i requisiti (quindi non all’inizio dell’anno in cui si può fare richiesta, come suggerito da vari patronati!), perché altrimenti si rischia di incorrere in una cospicua perdita di denaro (non ho capito perché, ma come al solito è meglio rinunciare a capire vista l’elefantisiasi burocratica di questo paese). Per tua consolazione, Alessandra, sappi che l’ENPAP, a fronte di più di 80.000€ versati, che saranno quasi 100.000 al momento del pensionamento, mi erogherà una pensione di …350€ mensili, lordi ovviamente, e -relata refero-con il cumulo “cara dottoressa non potrà certo continuare a lavorare!”. lascio a te le valutazioni, io sono troppo disgustata per esprimermi educatamente.
Cara collega,
la situazione del contributivo puro introdotto nel 1995 per tutti i lavoratori – quindi non solo noi iscritti ENPAP – è purtroppo questa. Ora, dopo vent’anni, si sta iniziando a rendersi conto a livello politico che questo sistema pensionistico sarà sostenibile a livello finanziario, ma non genera gli effetti sociali che dovrebbe avere un sistema previdenziale. Gli appelli che rivolgiamo continuamente anche come ENPAP alla politica rispetto all’inadeguatezza delle pensioni erogate con metodo contributivo forse – e dico forse – potrà iniziare ad avere qualche effetto: si sta parlando in questi giorni (settembre 2017) di reintrodurre una pensione minima per lavoratori, come avviene in altri paesi.
Verso all’ENPAP dal 2001. Dal 2006 ho anche una posizione aperta presso l’INPS lavorando prima saltuariamente come insegnante supplente e poi dal 2015 assunta a tempo indeterminato al MIUR. Ogni anno, quindi, i miei contributi sono distribuiti su entrambe le casse. Ho sentito parlare di “cumulo”. Devo inoltrare Domanda all’inps? In realtà volevo un consiglio su come procedere per i contributi già versati e quelli che verserò, sempre in contemporanea.
Saluti,
Lucia.
Dato che le due posizioni (INPS ed ENPAP) sono ancora entrambe aperte ed attive, al momento non c’è nulla di conveniente da fare se non procedere così. In futuro, poco prima di entrare in pensione in una delle due gestioni, occorrerà fare un ragionamento a normativa vigente per capire come ottimizzare i versamenti effettuati. Il cumulo si applica al momento del pensionamento, o meglio: per potersi pensionare.
Buongiorno Federico,
ti prospetto la mia situazione: tre anni di Gestione Separata (borsa di studio per dottorato di ricerca) ed iscrizione all’ENPAP da adesso come libero professionista.
Domande:
1) ai fini pensionistici a cosa andrò incontro?
2) se pensassi di riscattare laurea e specializzazione (psicoterapia), considerati i costi, dal tuo punto di vista sarebbe conveniente ai fini del calcolo della data della pensione di vecchiaia o esclusivamente ai fini del montante contributivo?
Ti saluto.
Ciao,
ai fini dell’anticipo dell’età di pensionamento in ENPAP, il riscatto non ha alcun effetto: la nostra età di pensionamento è 65 anni comunque. Il riscatto ha quindi la sola finalità di aumentare il montante, e questo può tranquillamente essere fatto anche con semplici versamenti facoltativi aggiuntivi al minimo contributo soggettivo del 10%.
Invece sarà importante recuperare i tre anni di Gestione Separata INPS, inutili ai fini pensionistici se lasciati in Gestione Separata (servono 5 anni di contributi per la pensione in GS), ma molto utili se recuperati attraverso il CUMULO, che va fatto all’approssimarsi della pensione.
Tuttavia non possiamo escludere che nei prossimi anni intervengano modifiche normative che permettano di valorizzare i contributi in GS anche in altri modi diversi dal cumulo.
Un saluto
Salve Sono un fisioterapista libero professionista di 37 anni e pago i contributi previdenziali a gestione separata dal 2007, 2 anni fa ho riscattato i 3 anni di laurea (periodo 2003-2006) scegliendo di pagare una rata mensile per 10 anni all’ Inps, ora mi é sorto un dubbio: questi anni di laurea che sto riscattando potrò usarli con cumulo o totalizzazione o qualsiasi altra cosa per andare in pensione 3 anni prima oppure non servono a niente e non verranno cumulati quindi è meglio se smetto di pagare la rata mensile che serve per riscattare la laurea e che dovrò ancora pagare per ancora 8 anni?
P.s. pago contributi di lavoro a gestione separata e invece il riscatto laurea all’Inps. Grazie mille
Gent.mo,
mi pare di capire che il suo quesito è: con il riscatto potrà anticipare il pensionamento, oppure serve solo ad aumentare il montante? a tale domanda potrà risponderle solo un patronato, oppure una sede INPS: non avendo visibilità sulla sua intera posizione è difficile capire la situazione.
buonasera
ho un dubbio
ho lavorato come artigiano per 10 anni versando regolarmente i contributi.Dal 1989 ad oggi lavoro come lavoratore dipendete in un azienda privata la quale ha sempre versato regolarmente i relativi contributi.
Per l’anno 1991 sono stati versati i contributi normali per 52 settimane con un codice aziendale
nello stesso periodo sono stati versati dalla stessa azienda ma con un codice aziendale diverso contributi per 45 settimane- Queste 45 settimane come mi vengono conteggiate considerato che sono stati versati prima del 1996 ?
Questa situazione è abbastanza strana, e delicata perché parliamo di contributi pre-1996, che possono dare luogo a pensione con calcolo retributivo, più generosa. Conviene senza dubbio fare un’analisi approfondita dell’intera storia contributiva, sentendo magari due o tre diverse voci: una sede INPS territoriale e uno o due patronati, così da verificare la coerenza delle valutazioni.
Un saluto
Gentile collega, riprovo a formulare un quesito per me MOLTO importante. Mi ritrovo con un problema MOLTO SERIO. Un paio di anni fa chiedo all’ENPAP come comportarmi con parecchi contributi versati come insegnante di ruolo nella scuola media (ci sono stato più di 10 anni prima di optare per la libera professione). Mi rispondono che bisognava fare domanda all’INPS di ricongiungimento. Non sapendo nulla dell’argomento (colpevolmente) mi fidai e feci trasferimento dei soldi versati. Quest’anno (bella la crisi che ti obbliga a 63 anni a riciclarti) torno all’insegnamento (3^ fascia, al Liceo Scientifico) e chiedo del mio futuro pensionistico. Un consulente esterno (preparatissimo) mi dice che sono stato derubato di ciò che a fatica avevo conquistato con il sistema retributivo e che con la ricongiunzione mi aspettano 470,00 € mensili tra 2 anni. In attesa di optare per la vendita degli oggetti di famiglia, posso ri-orientare una vita di contributi versati all’INPS? Avrei una pensione doppia. Grazie
Gentile collega, non avendo il prospetto intero della tua storia contributiva è molto difficile esprimere un giudizio. Possiamo però affermare con certezza che per avere una pensione con metodo retributivo occorre avere all’attivo contributi versati prima del 1996, e che per avere diritto a pensione occorre vere un numero minimo di anni di contributi versati. Non superando queste soglie, la ricongiunzione conviene comunque. Superandole, va valutata la sua convenienza.
Si può tornare indietro, nel senso di ricostituire per ricongiunzione una posizione INPS, ma devo essere trascorsi almeno 10 anni dall’ultima ricongiunzione. E comunque non risolverebbe il problema del calcolo secondo il metodo retributivo.
Io consiglio sempre, per situazioni complesse come questa, di sentire almeno tre voci: INPS, la cassa professionisti a cui si è contribuito e almeno un patronato. Purtroppo la complessità insulsa della normativa italiana in materia previdenziale impone questo genere di acrobazie ai cittadini.
Molti auguri e un saluto.
Buongiorno, sono in pensione da 1 marzo, con 42 anni e 10 mesi, come lavoratore dipendente, eccetto 4 anni come autonomo prima del 1992, come verrà calcolata la pensione per la quota a? Co e dipendente o autonomo?
Ringrazio anticipatamente
Marco
Buongiorno, dipende dall’ente di previdenza per autonomi in cui ha contribuito. Se si tratta di INPS autonomi, sono informazioni che deve necessariamente richiedere ad INPS perché dipende da quando ha versato.
gradirei sapere se con 41 anni inps e 2 empam mi conviene il cumulo .vorrei capire quanto perdo di pensione rispetto ai 42 e 10 mesi tutti inps ospedale pubblico.inoltre non vorrei prendere i prossimi 5 mesi che ci regala la signora fornero a fine 2018.
grazie.
Buongiorno, ogni valutazione di convenienza deve essere fatta avendo presente l’intera carriera contributiva, quindi da un patronato o ente di previdenza che abbia accesso al suo casellario previdenziale.
In generale, il vantaggio del CUMULO sta nel fatto che permette di valorizzare tutti i periodi di contribuzione con le regole dell’ente di previdenza e del periodo in cui sono stati versati. Quindi, ad esempio, con le regole del retributivo (più vantaggiose) e non del contributivo, come avviene con la totalizzazione.
Buongiorno Federico. Al primo agosto prossimo sarò pensionabile. 64 anni, 41anni e 10 mesi di contributi, versati fino al 1995 all’INPS e dal 1996 all’ENPAP. Ho già verificato la possibilità di cumulo con l’INPS e con l’ENPAP. Il mio quesito è: potrò continuare l’attività professionale? Pongo questo quesito perchè il funzionario INPS che si occupa della mia pratica mi ha detto che l’ordine mi vieterà di continuare l’attività!!!! Grazie. Tiziana Verbitz
Lato Ordine nessuno ti dirà che devi smettere l’attività professionale, l’Ordine può farlo solo in caso di sanzione disciplinare o se ti cancelli. Lato INPS non saprei, il cumulo è una normativa con delle complessità tecniche e potrebbe esistere una qualche limitazione di cui non sono a conoscenza.
Situazione complessa. Grazie se mi aiuti(grazie davvero.Studio e leggo, ma non ne vengo a capo).
Compio a maggio 61 anni
Riscatto titolo di studio 3 anni (chiesto nel 1991, pagato all’INPS nel 2017).
11 anni e 6 mesi di versamenti CIPIDEl come Ass.Sociale, ora all’INPS, ultimati nel 1990
Dal 1996 versamenti all’ENPAP (quindi al momento per 22 anni ).
Se ricongiungo, mi perdo il calcolo dei contributi INPS con sistema retributivo (se ho ben compreso)
L’INPS in questa situazione ,in caso di cumulo, calcolerebbe con il RETRIBUTIVO?
Infine: con l’ENPAP nel 2022 (stando come ora le cose) si andrà in pensione a 65 anni o già si sa che saliranno a 66 e oltre?
E’ importante perchè-se ho capito- con il cumulo potrei andare in pensione solo a 66 anni e 7 mesi (normativa INPS)
Tu che faresti? Grazie! Laura
Io sicuramente tenterei il cumulo, cercando di raggiungere i requisiti necessari: garantisce il migliore risultato pensionistico perché valorizza quegli 11 anni di INPS pre-1996 al meglio possibile.
Però ti rinvierei ai nostri uffici, puoi contattare il Servizio Previdenza ENPAP e fare un ragionamento con loro, perché serve assolutamente una ricognizione aggiornata del casellario previdenziale e io non posso farla.
Buongiorno, caro Federico, come mi devo comportare, con 64 anni di età, 21 anni di contributi versati alla cassa INPS, e tuttora 18 anni con inpdap, attualmente lavoro come collaboratrice scolastica, devo chiedere il cumulo? Oppure aspettare la pensione di anzianità? Grazie saluti Luigina
Meglio il cumulo per recuperare il sistema di calcolo della pensione più vantaggioso. Ma occorre vedere se hai i requisiti (sicuramente non hai ancora raggiunto i requisiti di età).
Ti converrebbe iniziare ad interessarti presso l’INPS, per non farti cogliere impreparata.
buongiorno,
sono in possesso di due estratti conto Inps e Enpals, per un semestre dell’anno 1983 i contributi “coincidono”, furono versati contemporanemente nello stesso periodo, chiedo :
E’ possibile ottenere il cumulo e sommare i contributi di entrambi i semestri (6+6) ed ottenere di fatto 12 mesi di contributi ? grazie
I contributi si possono sommare in termini finanziari (cioè fanno cumulo di denaro) ma non temporali: i periodi coincidenti/sovrapposti per il cumulo fanno testo come unico periodo.
Buonasera, le pongo una domanda avendo poca dimestichezza con il tema. Ho accumulato dei contributi (pochi) con l’Enpals. C’è un limite sotto il quale i contributi vengono persi? Ed è possibile fare il ricongiungimento?
Grazie ancora.
A.L
C’è il rischio di perderli.
Conviene ricongiungerli. Oppure cumularli.
Però occorre capire dove sta versando contributi oggi: se INPS (e in questo caso è possibile che ENPALS venga automaticamente conteggiato essendo ormai confluito in INPS) oppure in altra cassa di previdenza.
Salve. Io lavoro come supplente a scuola dal 2007 con orario part-time a tempo determinato fino al 30/06/. Intanto ho una ditta individuale e verso i contributi inps all’artigianato. Come posso domani totalizzare i miei contributi?
Con cumulo oppure con totalizzazione.
Basta andare all’INPS e richiedere una delle due procedure.
In teoria solo dovrebbero anche offrire una minima consulenza su quale convenga di più. In teoria.
Buongiorno,
Mi è stato proposto un lavoro con contratto commercio parti-time, contemporaneamente andrei a versare contributi nella gestione separata o nella cassa inarcassa per una attività di libera professione con partita iva. Ai fini pensionistici per ogni anno solare vado a sommare le due contribuzioni o essendo separate devo scegliere quella prevalente? Vorrei capire se questa situazione è uno spreco contributivo e quindi sarebbe preferibile essere o dipendente o completamente lavoratore a partita iva. Grazie
Le due gestioni dovrebbero sommarsi. Occorre però fare attenzione: INARCASSA potrebbe non permettere l’iscrizione a persone con contratto di lavoro dipendente. In questo caso andrebbe a versare in Gestione Separata INPS. Ai fini pensionistici i contributi andrebbero ad accrescere il suo risparmio pensionistico e poi dovrebbero essere valorizzati, o attraverso due pensioni separate oppure (più probabilmente) cumulandole in qualche modo. Che però oggi non è prevedibile perché l’evoluzione normativa dei prossimi anni non è prevedibile.
Buonasera Federico. Sono psiologo iscritto all’ENPAP dal 2008.Ho finalmente deciso di ricongiungere i versamenti inps di quando ero dipendente e poi commerciante (dal 1977 al 1995 e poi dal 2005 al 2008). Ho anche un montante contributivo di 37 mila euro circa nella GSinps per versamenti dal 1996 al 2007. Che fine faranno questi ultimi, perchè dalle notizie sul sito dell’ENPAP ho appreo che non è possibile ricongiungerli. Grazie.
A presto
Buongiorno e perdona il ritardo nella risposta.
Dal quadro che prospetti, con ben 37.000 euro versati alla Gestione Separata INPS, secondo me prima di valutare una ricongiunzione è sicuramente meglio valutare se hai i requisiti per il cumulo.
Il cumulo ti permette, a differenza della ricongiunzione:
– di recuperare anche i contributi versati in Gestione Separata
– di valorizzare ciascun periodo contributivo con le sue regole originarie, e questo è particolarmente importante perché immagino tu abbia contributi versati anche prima del 1996. In questo caso se ricongiunti i contributi si trasformerebbero in pensione con metodo contributivo, più svantaggioso, mente con il cumulo continuerebbero ad essere trasformati in pensione con metodo retributivo.
Per una consulenza puoi rivolgerti all’ENPAP (ma devi avere i dati relativi al tuo casellario previdenziale INPS compreso di una simulazione della pensione, perché non sempre noi riusciamo ad accedere all’intera posizione e al calcolo).
Oppure direttamente all’INPS, cercando una sede che sia strutturata bene e non una sede locale sguarnita di mezzi e risorse.
…scusa dimenticavo di chiedere se vale la pena chiedere il riconoscimento dell’anno di servzio di leva. Sarebbe solo figurativo o consente un incremento (anche se minimo) del montante contributivo
Vale comunque la pena farsi riconoscere prima possibile il periodo di leva. La procedura si può fare direttamente dal sito INPS.
buongiorno,
ho una dubbio…ero un dipendente pubblico presso una struttura ospedaliera ed ho svolto lavoro ininterrotto per 46 anni.
prima del pensionamento mi è stata liquidata una somma a titolo di buonuscita per un periodo in cui ho prestato attività lavorativa presso un altro ente (sempre pubblico), tuttavia in quello stesso periodo svolgevo contemporaneamente servizio anche in ospedale.
avendo pagato i contribuiti sia all’ex ENPAS sia all’INADEL posso chiedere che mi venga pagato nel TFS definitivo il periodo di tempo in cui lavoravo anche in ospedale ?
Dipende dal contratto applicato. Per una questione così tecnica, che prescinde dalla questione previdenziale e investe invece la contrattualistica del lavoro, dovrebbe rivolgersi ad un Consulente del Lavoro per una consulenza specialistica. Eventualmente posso fornirle in privato dei riferimenti scrivendomi a info@federicozanon.eu
Ho 55 anni, non sono dunque vicina all’età pensionabile, ma sto valutando in merito alle due opzioni di RICONGIUNZIONE o CUMULO.
Lavoro come psicoterapeuta libera professionista dal 2000 ed ho da quell’anno versato contributi all’ENPAP.
Nella prima parte della mia vita lavorativa ho accumulato circa 9 anni di contributi presso INPS. Questo fino al 1997, dunque in un regime ancora retributivo. Contributi nei primi anni di poco rilievo (supplenze sporadiche nelle scuole), successivamente come dipendente di azienda con un buon stipendio.
Da qualche mese ho avviato le pratiche con ENPAP per la richiesta di RICONGIUNZIONE, ma non l’ho ultimata perché ho molti dubbi.
In una prima fase ho recuperato tutti i periodi contributivi con INPS (mancavano delle supplenze).
Il montante contributivo con l’interesse calcolato dato dal trasferimento verso ENPAP al SETT. 2018, all’atto della presentazione della domanda di ricongiunzione, è di circa 170.000 €.
Qui mi sono fermata perché non sono riuscita a capire se mi conviene procedere con la ricongiunzione verso ENPAP oppure seguire la strada del cumulo.
Ho fatto delle consulenze sia presso INPS che presso un Patronato per raccogliere dei pareri. In entrambe le sedi hanno calcolato che sulla base del montante INPS la mia pensione ad oggi risulta di circa 645€ lordi al mese basata ancora sul sistema retributivo. Lo stesso calcolo fatto dall’INPS col sistema contributivo (ipotesi di trasferire questi contributi all’ENPAP) porta ad una cifra più bassa di 200€ al mese.
Invece al call center ENPAP mi dicono che con un montante contributivo di 170.000 con coefficiente di 5,245 la mia pensione ad oggi sarebbe di 695€ al mese.
Come mai questa differenza?
Come posso scegliere la strada che sia più tutelante e conveniente per il mio futuro pensionistico?
CUMULO O RICONGIUNZIONE?
Grazie molte per l’attenzione.
Paola
Premesso che non posso fornire valutazioni senza una base di documenti ed estratti conto, e che comunque sei già stata contattata dagli uffici ENPAP e ci siamo già sentiti per mail, in generale e per lasciare traccia anche qui nel blog posso dare qualche valutazione in generale:
– il cumulo conviene in genere per chi ha periodi di contribuzione versati in gestione separata INPS (che con la ricongiunzione non si recuperano) e per chi ha contributi pre 1996, perché le regole di calcolo erano diverse e più vantaggiose e solo con il cumulo vengono mantenute.
– la ricongiunzione ha il vantaggio di recuperare contributi versati all’INPS per portarli verso ENPAP. Al momento del passaggio vengono rivalutati nella misura del 4,5% (quindi parecchio rispetto a tutti i rendimenti attuali). La ricongiunzione verso ENPAP trasforma tutto il montante accumulato in un patrimonio che verrà trasformato in pensione con metodo contributivo.
Con un calcolo molto approssimativo, la pensione su 170.000 euro di montante si calcola così:
170.000 / 19 (anni di aspettativa di vita attualmente stabiliti per pensionamento a 65 anni) / 12 mesi
Il risultato è circa 750 euro lordi /mese.
Considerando che ti mancano ancora ben 10 anni di contributi (e rivalutazione) potresti arrivare agevolmente ad un montante di oltre 200.000 euro e quindi ad una pensione vicina ai 1.000 euro/mese.
Buongiorno, ho un grande dubbio da risolvere in brevissimo tempo. Sono dipendente pubblica e a settembre andro’ in pensione di vecchiaia perche’ compio 67 anni. devo decidere riguardo un periodo di un anno e otto mesi da ricongiungere, pero’ la cifra e’ troppo onerosa, quindi potrei optare o per il cumulo o per la pensione supplementare …riguardo il cumulo ho saputo che ci sono svantaggi sui tempi di erogazione della pensione e forse una pensione piu’ bassa , se opto per la pensione supplementare perdo la possibilita’ di recuperare quell’ anno che mi permetterebbe il calcolo col sistema misto piu’ vantaggioso… l?INPS non mi da’ alcuna indicazione utile e non mi fa alcun conteggio, non mi esprimo in proposito perche’ sono davvero disgustata da cio’…, i patronati che ho consultato mi consigliano cose diverse ed io sono abbastanza disperata… le chiederei un consiglio in proposito..GRAZIE!!!!!
Buongiorno, premesso che non posso esprimere una valutazione senza avere tutti i documenti e gli estratti conto ufficiali, posso dire che in generale avendo i requisiti è sempre meglio il cumulo, per due motivi:
– recupera anche i contributi versati in gestione separata
– i diversi periodi di contribuzione vengono trasformati in pensione secondo le regole originarie, e quindi se ha contributi precedenti il 1996 le verranno valorizzati con regole di calcolo più vantaggiose.
Per avere una consulenza, se è psicologa può contattare ENPAP tramite la sua area riservata.
Ciao Federico,
una prima dommanda: la richiesta del cumulo dei contributi va effettuata a ridosso dell’età pensionabile o si può fare anche prima?
Ti espongo la mia situazione:
– dal 1998 al 2005 ho contributi in Gestione Separata Inps
– dal 2006 al 2011 ho contributi come dipendente
– dal 1999 sono iscritta ENPAP, aderendo alla sanatoria per ritardata iscrizione (consigliata dal mio commercialista).
Ho letto in qualche commento che per richiedere il cumulo, i contributi Enpap e GInps non devono essere stati versati nello stesso periodo. Se ho capito bene, quindi, perdo i contributi GInps degli anni dal 1999 al 2005? Non sono abbastanza per una pensione minima e se non li posso cumulare, quindi li perdo? Spero proprio che non sia così e che ci siano altre soluzioni…
Grazie mille
Désirée
Premesso che devi fare una valutazione personalizzata della tua situazione, in modo da capire – estratti conto alla mano – se hai i requisiti per il cumulo, i periodi sovrapposti non vengono considerati ai fini dell’anzianità (un numero minimo di anni di contribuzione è uno dei requisiti). Ma non vengono persi i soldi: vengono comunque conteggiati per determinare la misura della pensione.
Ciao federico,
Sono un collega, per il momento abbastanza giovane ho 37 anni, e prima di svolgere l’attività da libero professionista ho versati contributi all’inps per un pauo di anni. Poi ho fatto solo libera professione ma da due anni lavoro (in contemporanea libera professione + dipendente precario) anche nella scuola pubblica per 9 mesi all’anno. Credo che nel tempo questa situazione permarrà perchè non intendo chiudere la partita iva. Cosa succederá in questo caso ai 65 anni? Posso avere una pensione inps per i contributi versati li e una enpap? GraZie per la risposta.
Esatto, potrai scegliere di avere due pensioni in parallelo, indipendenti fra loro, oppure in base alla normativa vigente per allora (sicuramente diversa da quella attuale) potrai decidere se e come riunificarle.
Buonasera volevo esporle il mio caso per capire quale sia la scelta migliore per me…da 4 anni verso i contributi presso ENPAPI come libero professionista…da 3 anni sono assunto a tempo indeterminato con quindi relativi contributi INPS erogati dal mio datore di lavoro…tenendo conto che vorrei togliere la partita iva e quindi non pagare più i contributi ad ENPAPI…mi conviene toglierla prima dei 5 anni di contribuzione e fare domanda di ricongiunzione al.inps…o fare comunque 5 anni con Enpapi in maniera tale d’avere la pensione a 65 seppur sicuramente di basso livello? Aspetto suo risposte…grazie
La ricongiunzione di potrà comunque fare, anche con contribuzione superiore a 5 anni. Si può fare ogni 10 anni.
Nel mio caso : verasemto 13 anni nello stato, ne valgono 11 e mezzo per INPS, tasso di interesse circa 4% sul montante contributivo:. Versamento alla cassa Enpap fino ad oggi da quando è stata fondata,tasso 2% superati i 65 anni e dunque giunta ai 67, ancora verso, pensione prioritaria Enpap 100.00 euro al mese, 2600 euro annue lorde, erogate trimetsralmente !!!stato Dallo stato un assegno che verrà deciso sulla base di questa bella trovata. A pensare che l’Enpap ci aveva assicurato a suo tempo: scegliete noi e non l’INPS vi conviene!! Signori qualcosa è andato storto per quasi tutti noi ma nessuno lo dice!!?? non va i conti non tornano . iL montante contributivo ? M allora perché non ce lo rendete !!
Gentile collega, dubito che a suo tempo ENPAP abbia assicurato la possibilità di scelta: la sua fondazione è una legge dello Stato. L’alternativa sarebbe stata la Gestione Separata INPS, comunque: un prelievo contributivo del 25-30% sui ricavi. Con questo livello di contribuzione, possibile anche in ENPAP, si raggiunge una buona pensione. Purtroppo in previdenza non esiste la moltiplicazione dei pani e dei pesci.
Buongiorno, sono dipendente pubblico dall’agosto 2000 con contratto a tempo indeterminato. Precedentemente ho prestato servizio sempre come dipendente pubblico, per un anno a tempo determinato. Prima ancora ho lavorato 4 anni e qualche mese come libero professionista versando i contributi a Inarcassa. Ho riscattato due anni fa i 5 anni di diploma di Laurea ma non ho accettato la proposta di ricongiungimento contributi versati in quanto a pagamento (mi era stato detto che c’era possibilità di chiedere il cumulo gratuitamente).
Le mie domande sono:
– quando devo interessarmi per richiedere il cumulo?
– è effettivamente gratuito? e posso chiederlo anche se ho maturato solo 4 anni e pochi mesi di contributi versati ad Inarcassa?
– il cumulo dei contributi dà solo la possibilità di far aumentare un po’ l’importo della pensione o vengono conteggiati anche gli anni di versamenti per poter andare in pensione prima?
– il riscatto della laurea prevede come annualità dal 1985 al 1990: anche in questo caso il riscatto effettuato mi darà (spero) diritto ad un importo un po’ più alto di pensione oppure verrà tolto qualche anno per il conteggio degli anni di lavoro per poter andare in pensione? se si quanti?
Mi rendo conto della domanda complessa, spero di essermi spiegata bene e che mi potrete aiutare a capire meglio.
Grazie
Marina
In sintesi: le conviene verificare subito se e quando maturerà i requisiti per il cumulo.
Tutte le altre risposte scendono a cascata da questa prima necessaria informazione.
Egr Dottore,
Ho dal 1980 al 1995 contributi Enpals e poi dsl ’96 fino al futuro 2o24 Inps ex inpdap. Mi conviene il Cumulo? Come calcolare i due spezzoni?
Grazie per la risposta
Conviene sicuramente, prima di qualunque cosa, fare una valutazione di confronto fra cumulo e ricongiunzione. Tenendo conto che in una situazione come la sua probabilmente conviene il cumulo.
In ogni caso deve recarsi a Inps e chiedere una stima della sua pensione.
Buonasera Zanon,
piacere di conoscerla.
Sono dipendente pubblico dal 2002 dell’ISS. Prima del 2002 ho versato contributi in inps GS fino al 2021 (come professore universitario). Contemporaneamente dal 1996 pago contributi Enpap.
Quest’anno maturerò i requisiti per pensione Enpap. Mentre come dipendente li maturerò nel 2025.
Posso andare in pensione Enpap ora e chiedere il cumulo di Inps dipendenti e GS nel 2025?
Cioè in altre parole posso chiedere il cumulo solo per i contributi INPS e in maniera svincolata percepire la pensione Enpap senza cumularla?
grazie infinite anche solo dell’attenzione.
Antonella
Non le conviene assolutamente chiedere la pensione in nessun ente prima di aver chiarito bene l’intera situazione, perché una volta chiesta una pensione questa blocca altre possibilità. In un caso come il suo conviene fortemente una consulenza specializzata che le permetta di pianificare bene l’uso dei suoi contributi, tenendo anche conto della presenza di contributi in gestione separata Inps, il cui recupero potrebbe essere difficile. Può contattare ENPAP, che per i propri iscritti offre una consulenza previdenziale gratuita. Basta accedere alla sua area riservata e usare la funzione ‘Parla non noi’, c’è una chat e può chiedere lì una consulenza.
Buonasera,
ti scrivo sperando di avere una risposta chiara sulla mia situazione.
Ho lavorato 22 anni (dal 1985 al 2007) in azienda (con contratto metalmeccanico) con un ruolo elevato e retribuzione abbastanza alta. Dal 2007, per stare di più con la mia famiglia, sono passata a lavorare nella scuola come docente di scuola superiore. Nel 2010 mi è stato “consigliato” di fare la ricongiunzione, che ho fatto a onere 0 (ovviamente, dato che i miei contributi precedenti erano altissimi). Da perfetta ignorante, o forse perchè a quei tempi non sapevo nulla della possibilità di un cumulo, non mi sono fatta domande. Adesso però, ad una simulazione di pensione mi ritrovo una pensione bassissima, anche se simulata con trattamento misto dei contributi.
A questo punto ti chiedo se mi sai dire tu, o a chi posso chiedere, come fare a recuperare i miei vecchi contributi in modo da adeguare la pensione al tanto lavoro svolto in tutti questi anni.
Ho 61 anni di età, senza periodi di contributi sovrapposti, e neanche buchi di periodi senza lavorare.
Ti ringrazio molto
Buon lavoro!
Angela
L’unica soluzione è rivolgersi a un caf-patronato ma dubito, a ricongiunzione già effettuata, che si possa ritornare a prima. Il cumulo probabilmente avrebbe dato un risultato pensionistico migliore. Conviene comunque provare a verificare.