
ENPAP: 4 principi di sana gestione e robusta anticorruzione.
Come prevenire reati, corruzione ed errori nella gestione di un Ente di Previdenza?
La storia del nostro Ente di Previdenza è stata perturbata da un affare immobiliare dai contorni poco chiari, tanto che oggi sono in atto un procedimento penale per truffa aggravata nei confronti dell’ex presidente Angelo Arcicasa e un procedimento per danno erariale presso la Corte dei Conti. Coinvolti a vario titolo in questa vicenda ci sono altri personaggi noti della nostra comunità professionale, che non sono imputati ma i cui nomi ricorrono negli atti del processo penale.
Il tema della governance è di grande attualità, nel dibattito sugli Enti di Previdenza dei professionisti. E non può essere separato dal tema dell’organizzazione, di come vengono strutturati i processi di gestione, della trasparenza.
Una governance inadeguata può sempre capitare al timone: le elezioni degli organi di governo degli enti di previdenza non sempre premiano competenza e solidità di vision, sia perché poco frequentate, sia perché in parte determinate da logiche di tipo clientelare. Ne scrivevo in QUESTO ARTICOLO, del clientelismo presente nella nostra categoria.
Ma una governance inadeguata può agire e contaminare, provocando danni, solo se attorno trova un contesto organizzativo e gestionale non strutturato per la prevenzione di reati ed errori.
L’importanza di organizzare enti ed aziende in una logica adatta a prevenire incidenti è ben conosciuta nel mondo aziendale, ma solo recentemente inizia a farsi strada fra gli Enti di previdenza dei liberi professionisti.
Ecco, in ENPAP lo stiamo facendo: stiamo organizzando i processi in modo da rendere difficile commettere reati. O errori macroscopici. Questo renderà l’Ente meno appetibile ad interessi personalistici, clientelari o mafiosi, che vanno tenuti presenti perché ancora diffusi nel contesto italiano.
La ricetta è semplice, nei suoi capisaldi. In Italia è stata tradotta nel D.Lgs. 231/2001. In ENPAP abbiamo iniziato ad applicarne i principi a partire dal completo rinnovo del Consiglio di Amministrazione nel 2013, e in questo periodo stiamo completando gli ultimi passaggi.
I principi organizzativi su cui si basarsi per evitare la commissione di reati sono sostanzialmente quattro: tracciabilità, segregazione, deleghe, regolamentazione. A questi quattro principi di base, noi abbiamo aggiunto e spinto molto su un quinto, la trasparenza.
(1) TRACCIABILITA’ significa impostare i processi di decisione e produzione in modo che se ne possa sempre ricostruire il percorso, la storia. Significa predisporre check-point intermedi per fare il punto della situazione e controllare che tutto stia procedendo correttamente.
(2) SEGREGAZIONE significa dividere processi e decisioni in fasi diverse, da affidare a persone diverse e possibilmente con ruoli e interessi contrapposti, in modo da favorire il controllo reciproco ed evitare che un intero processo – ad esempio l’acquisto di un palazzo o la sottoscrizione di investimenti milionari – possa avvenire per mano di una sola persona, o di poche in rapporti di complicità.
(3) DELEGA significa affidare ruoli e obiettivi specifici in modo ufficiale a specifiche persone, o team. In questo modo, alcune fasi dei processi operativi o decisionali non possono essere svolti da chi non è autorizzato a farlo. Questo introduce check-point e divide i processi, impedendo che vengano compiute azioni casuali o basate su interessi diversi da quelli dell’Ente.
(4) REGOLAMENTAZIONE significa stabilire il modo in cui devono essere prese decisioni o gestite situazioni o svolti processi. Significa stabilire a priori il percorso da svolgere, in modo che la commissione di reati o errori sia difficile, perché richiederebbe di forzare un sistema consolidato e condiviso.
A questi quattro principi, abbiamo aggiunto fin dall’inizio la trasparenza come principio di gestione. E’ sempre stata la nostra fissazione, e uno dei principi fondanti dell’Associazione Altrapsicologia in cui è nato il progetto per una nuova politica professionale per gli psicologi. La storia è presto raccontata: nel 2005, quando è stata fondata Altrapsicologia, Ordini ed ENPAP non pubblicavano alcuna notizia o informazione nonostante l’evidente interesse pubblico. Abbiamo battuto per 10 anni su questo tasto. C’è ancora strada da fare, ma negli Enti governati da nostri rappresentanti è stata realizzata una piena trasparenza amministrativa e politica.
La TRASPARENZA come principio gestionale deriva dall’orientamento all’accountability. Accountability significa che chi governa istituzioni con un mandato elettivo, deve farlo nell’ottica di rispondere alla collettività del proprio lavoro. Accountability significa permettere e facilitare la critica politica attraverso una volontaria esposizione di informazioni sul proprio operato, in modo pubblico e proattivo e non solo su richiesta. Di trasparenza ha parlato in modo completo Paolo Campanini in QUESTO ARTICOLO.
Questo articolo è una sintesi del lavoro – molto complesso – che abbiamo messo in atto per gestire al meglio ENPAP. Nulla di tutto questo sarebbe possibile senza una vision politica chiara di ENPAP come ente degli psicologi, votato a facilitare la nostra vita di professionisti e di persone e a sostenere il nostro ciclo di attività a 360°. E nulla di tutto questo sarebbe possibile o utile senza una orientamento etico del ruolo di governo, in cui l’interesse pubblico, la chiarezza e l’accountability vengano tradotti ogni giorno in operatività.