Pensioni: quanto costano?

Pensioni: quanto costano?

Periodicamente ritornano, nel dibattito sulle pensioni, alcuni argomenti: pensione minima, contributi, ‘non avrò mai una pensione’.

Giustamente il singolo si preoccupa più di se stesso che degli equilibri del sistema.

Ma la questione delle pensioni non può che essere considerata anche da un punto di vista collettivo.

La questione delle pensioni è molto semplice: erogare una rendita vitalizia costa.

Vent’anni di pensione a 1000 € al mese costa circa 250.000 €.

Oggi, in tutti i paesi del mondo, questa cifra viene fatta accantonare al cittadino durante la carriera lavorativa.

Gli Stati non possono permettersi economicamente di erogare milioni di pensioni a proprie spese.

E d’altra parte, non si può nemmeno lasciare la totale libertà ai cittadini, perché gli Stati non possono nemmeno permettersi una povertà diffusa.

Ed è anche il motivo per cui nessuno Stato può erogare l’intero montante pensionistico in unica soluzione: i soldi devono durare a vita.

Dare in unica soluzione significa (1) esporre la collettività al rischio di prodigalità dei singoli (2) erogare una cifra finita, che non garantisce quindi il mantenimento vitalizio tipico delle rendite pensionistiche.

Per arrivare all’obiettivo di circa 250.000 € di risparmio pensionistico a fine carriera, la matematica ci restituisce il dato freddo di versamenti minimi per circa 4000 euro/anno. Che sono i contributi versati da qualunque lavoratore in Italia.

Con circa 2200 € si riesce a raggiungere la c.d ‘pensione sociale’, variamente denominata, circa 600 euro/mese nei Paesi UE.