Tutti i bilanci su web: le casse approdano alla normalità

Tutti i bilanci su web: le casse approdano alla normalità

Finalmente qualcosa sta cambiando: sulla spinta degli avvenimenti negativi che hanno reso celebri alcune casse private dei liberi professionisti, c’è un’inversione di tendenza sulla trasparenza. Oggi molti enti iniziano a fare quello che dovrebbe essere normale da sempre: pubblicare le informazioni di bilancio tecnico. A quando le delibere?

Il tema è la pubblicazione dei bilanci attuariali (che tracciano la sostenibilità finanziaria e delle prestazioni previdenziali sul lungo periodo), e di quelli relativi ai fondi immobiliari di cui molte casse possiedono quote importanti.

Sui primi, sarebbe strano il contrario: ancor più dei previsionali e dei consuntivi annui, che rappresentano la situazione patrimoniale per l’anno in corso, i bilanci tecnici disegnano il cuore della funzione sociale delle casse di previdenza; il bilancio annuale racconta singoli anni, quello tecnico dice se e quanto una cassa previdenziale assolve il ruolo che lo stato le ha affidato (raccogliere contributi di categorie di lavoratori, falli rivalutare con idonei investimenti, e restituirli sotto forma di pensioni dignitose).

Eppure, finora sono state ben poche le casse di previdenza che hanno spontaneamente pubblicato questo documento. Anzi, una sola: quella dei ragionieri, che oggi è presa a modello.

Ma c’è altro che si profila in termini di pubblicazione: i bilanci dei fondi immobiliari, che sono forme di gestione affidate a società specializzate (le SGR). Funziona così: una cassa che voglia investire parte del patrimonio in immobili, per evitare di acquistarli direttamente e di affrontare i relativi impegni di gestione (spese, manutenzione, affittuari, recupero crediti), affida alla SGR il compito di acquisire immobili con il denaro della cassa. La cassa acquista soltanto quote della società, e beneficia dei rendimenti sulla base di un contratto iniziale.

Per il fatto che si tratta di un’attività di cui è titolare una società privata, i bilanci della gestione degli immobili (acquistati con il denaro della cassa) potrebbero non voler essere pubblicati dalla SGR. E’ avvenuto con il noto caso del palazzo ENPAM della Rinascente a Milano, per cui la SGR che ha seguito la compravendita non ha inteso pubblicare la perizia di valore, a fronte di pressanti richieste di membri dei consigli della cassa medici.

Il tema non è ozioso: se affido del denaro ad una SGR nel mio ruolo di amministratore del denaro degli iscritti ad una cassa, dovrei poter pretendere di poter dare notizia di come la SGR lo gestisce. Eppure, questa condotta non è scontata, ed anzi finora la norma è stata di non pubblicare i bilanci dei fondi.

Oggi, qualcosa sta cambiando. Sarà che la raffica di scandali sulla gestione degli immobili delle casse (ENPAM, ENPAP e nel passato Cassa Infermieri) , che sono potuti nascere essenzialmente sul tema del segreto, sarà la rabbia espressa in modo forte ed inequivocabile dalla base, dalle migliaia di iscritti che oggi sono più consapevoli del passato, ma le casse corrono al riparo.

La gestione ENPAM post-dimissioni di Eolo Parodi ha scelto la linea della trasparenza, dopo che l’acquisto di titoli derivati e la compravendita di immobili ha portato ad indagare l’ex presidente.

La Cassa Ragionieri, in modo spontaneo, aveva già pubblicato bilanci attuariali ma soprattutto il bilancio dei fondi di investimento immobiliare, con informazioni complete sugli immobili che il fondo contiene.

Oggi, Medici, Psicologi, Biologi e Periti Industriali hanno deciso di perseguire la piena trasparenza dei fondi immobiliari. L’ENPAP ha iniziato a pubblicare il bilancio attuariale. Non posso che gioire di questo approdo alla normalità, dopo che anche personalmente e per conto dell’associazione di categoria Altrapsicologia, ho insistito negli ultimi consigli di indirizzo generale.

 

Tratto da: Sole24Ore, 19 Maggio 2012

Hanno deciso. Le casse previdenziali di medici, psicologi, biologi e periti industriali sono pronte a fare piena trasparenza su bilanci e rendiconti dei fondi immobiliari riservati. Uno strumento finanziario su cui puntano molti enti pensione: la normativa che regola i “riservati”, a differenza dei fondi real estate quotati, non obbliga a rendere pubblici i rendiconti.
Oggi è difficile, per le migliaia di iscritti alle casse di previdenza, recuperare dati e cifre sulle compravendite effettuate e sui bilanci di tali veicoli finanziari. Da qui, l’iniziativa lanciata nel novembre scorso da Plus24. L’ente pensione dei ragionieri, presieduto da Paolo Saltarelli (27mila iscritti e un totale attivo di 1,7 miliardi) è stato il primo a rendere pubblico sul web il bilancio del fondo immobiliare Crono. Non solo. È stato annunciato che verranno messi online, appena ricevute le autorizzazioni, pure i rendiconti dei fondi in cui la cassa non è l’unica quotista. Infine i ragionieri inseriranno le quote aggiornate della Sicav in cui hanno investito. Un’operazione trasparenza (mancano ancora le delibere del Cda e del comitato investimenti) in linea con le 5 richieste (vedi in pagina).

Maxifondo Ippocrate. È il più grande fondo immobiliare riservato (2 miliardi di euro la capacità di investimento) e fa capo per intero all’Enpam, cassa previdenziale dei medici (350mila iscritti). «Ho sempre sostenuto che i soldi di medici e dentisti devono essere gestiti con il massimo della trasparenza», ha dichiarato Alberto Oliveti che ha la rappresentanza legale di Enpam dopo l’autosospensione del presidente Elio Parodi, indagato per truffa aggravata nell’ambito dell’inchiesta derivati della Procura di Roma. «L’Enpam – ha aggiunto Oliveti – metterà online già la prossima settimana un documento redatto con gli stessi criteri di quello pubblicato dalla cassa ragionieri. La documentazione sarà più corposa perché solo il fondo Ippocrate è 40 volte più grande del fondo Crono». Gli stessi dati verranno inseriti «sul sito di Idea Fimit Sgr, che si è detta d’accordo sulla decisione, nella pagina dedicata al fondo Ippocrate». Ma non c’è solo Ippocrate: «Non ci limiteremo agli investimenti principali ma pubblicheremo analoga documentazione per l’altro fondo, Q3, di cui possediamo la quasi totalità delle quote. Inoltre ho chiesto agli uffici di contattare i fondi dove l’Enpam ha una partecipazione minoritaria per chiedere il consenso a pubblicare la loro documentazione».

Fedora e CartesioD’accordo sulla trasparenza altri tre enti pensione: Eppi (periti industriali), Enpab (biologi) e Enpap (psicologi). Tutti e tre hanno investito nel fondo immobiliare riservato Fedora gestito da Prelios Sgr. «Appoggio l’iniziativa dei ragionieri – ha affermato il presidente Eppi, Florio Bendinelli –. Nel comitato investimenti della prossima settimana chiederò di far approvare una delibera in tal senso». Stessa linea per i biologi: «Benché sia per noi un investimento marginale – afferma Sergio Nunziante, presidente Enpab – diamo il via libera per l’inserimento del bilancio di Fedora sul sito». Infine la cassa psicologi, nota alle cronache per la vicenda della compravendita dell’immobile romano di Via della Stamperia su cui indagano i magistrati. «Sono d’accordo con l’iniziativa sulla trasparenza dei ragionieri – ha sottolineato Angelo Arcicasa, presidente Enpap –. Anche noi stiamo lavorando per dare massima visibilità ai nostri fondi immobiliari riservati. A breve, sul nostro sito vi sarà un link che rinvierà a Fabrica, Sgr che gestisce il nostro fondo immobiliare Cartesio: in quell’ambito si potranno trovare bilanci e rendiconti. Diamo inoltre il via libera alla pubblicazione del bilancio di Fedora». Si attendono le decisioni degli altri enti pensione.

 

v.dangerio@ilsole24ore.com | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 

I 5 spunti di dibattito lanciati da Plus24 il 12 novembre 2011 per garantire più trasparenza al settore previdenziale

 

1 BUSTA ARANCIONE CERCASI
Dare visibilità su quale potrà essere l’ammontare della pensione che sarà riconosciuta a ogni singolo aderente.

2 COSA C’È NEL PORTAFOGLIO
Comunicare su base mensile tutti i titoli che sono presenti all’interno del fondo pensione con indicazione del peso percentuale sul portafoglio generale e variazione rispetto alla comunicazione precedente.

 

3 ACCESSO ALLE DELIBERE DEGLI ORGANI STATUTARI
Dare una dettagliata informazione sulle decisioni prese dal consiglio d’amministrazione, dal comitato investimenti e dal collegio sindacale. Andrebbe bene anche con un intervallo di tre mesi.

4 CHI E COME GESTISCE I SOLDI
Comunicare le metodologie di scelta, i costi e i risultati ottenuti dalle singole case d’investimento che si aggiudicano i mandati di gestione dei patrimoni delle casse di previdenza o dei fondi pensione.

 

5 LA SCELTA DEI CONSULENTI AGLI INVESTIMENTI
Rendere noti i criteri di scelta degli advisor (figure che disegnano l’asset allocation e aiutano nella selezione dei gestori e dei prodotti in cui investire). Evidenziare anche le commissioni riconosciute ai singoli soggetti.

«Faremo come i ragionieri – Tutti i bilanci sulla Rete» – Il Sole 24 ORE.