Ora puoi calcolare la pensione, con la Busta Arancione
L’attesa è stata lunga, ma forse ne è valsa la pena. Ora tutti i lavoratori e professionisti italiani potranno avere informazioni rapide e certe su quanto hanno versato, e su quale sarà in previsione la loro pensione futura.
Si tratta della cosiddetta ‘Busta Arancione’. La chiamano così perché nell’area scandinava l’estratto conto pensionistico completo – che è un’abitudine da decenni – viene spedito in una busta arancione. E speriamo che il riferimento ai virtuosi sistemi previdenziali scandinavi porti fortuna a questa piccola rivoluzione italiana.
Sono particolarmente felice di questa novità, di cui in realtà si parla da anni. Ne sono felice perché fra poco assumerò l’incarico di Consigliere di Amministrazione presso l’ENPAP, e questo nuovo sistema ci aiuterà ad affrontate una delle maggiori emergenze che assillano i nostri iscritti: l’esiguità delle pensioni e la prospettiva di pensioni basse anche in futuro.
I due rami della soluzione passano dall’aumento dei contributi e dall’informazione sull’effettivo stato della propria posizione, e uno non si può fare senza l’altro. Soprattutto, l’aumento dei contributi in questo momento storico sarebbe devastante per gli iscritti dell’ENPAP, di cui conosciamo i redditi medi – piuttosto bassi se rapportati agli altri professionisti – ma non conosciamo la composizione demografica e professionale. In altre parole, non sappiamo quanti di loro esercitino la professione in via esclusiva, e quanti come attività collaterale ad altre.
CHI SONO I PROTAGONISTI? Ministero del lavoro e della Previdenza, INPS e Adepp (associazione che riunisce le casse dei Liberi Professionisti) hanno costruito insieme un sistema davvero completo per informare i lavoratori sul proprio stato pensionistico.
Il sistema si basa su tre servizi online:
ECI. L’Estratto Conto Integrato permette di conoscere tutto quello che ho versato, anche in gestioni diverse. Un vantaggio enorme per i professionisti, che spesso hanno versato sia all’INPS che alla propria Cassa. Sarà online e sarà ospitato sul sito dell’ultimo ente previdenziali in cui si sono effettuati versamenti.
>> a partire da Aprile 2013
CALCOLATORE. Permetterà di calcolare il valore della propria pensione. Dedicato per ora ai soli iscritti INPS nati prima del 31 dicembre 1955, in possesso di contribuzione accreditata in una sola fra queste gestioni: Fondo Lavoratori Dipendenti, Gestione Separata o Gestioni Speciali Artigiani, Commercianti e Coltivatori Diretti.
>> a partire da Aprile 2013
SIMULATORE. Lo strumento più interessante è pure quello che sarà attivato più tardi. Pur con tutte le infinite variabili presenti, sarà un sistema di calcolo online della propria prestazione futura, che permetterà aggiustamenti di rotta nella condotta di risparmio attuale. Dedicato soprattutto a lavoratori e professionisti in piena attività, ancora lontani dalla pensione.
>> a partire da fine 2013
Fantastico Federico, sapevo che si sarebbe potuto contare sul tuo serio impegno.
Ti chiedo xò: è prevista la possibilità di riavere il montante di ciò che si è versato? Vista l’esiguità della pensione farebbe comodo avere tutto il capitale versato
Purtroppo, la normativa impedisce la restituzione del capitale maturato se le contribuzioni superano i 5 anni in totale. Questo avviene anche per capitali esigui, ed è certamente un limite della normativa italiana: il principio è sano – garantire una rendita a vita – ma il risultato effettivo attualmente non viene raggiunto perché abbiamo pensioni di poche decine di euro, che evidentemente non servono a nulla.
E’ un diritto finORA calpestato come tanti altri. Vorrei soltanto che il concetto di “ORA” sinonimo di “ADESSO” cominci ad essere utilizzato in modo proprio e cioè, in riferimento a codesto articolo, nel momento in cui avrò tra le mani la Busta Arancione. Non sono un seguace di san Tommaso ma soltanto un “italiano”. Grazie per l’articolo….interessante.
E fai bene ad essere scettico: si parla di Busta Arancione da anni, con vari annunci poi finiti nel nulla. ORA dovrebbe proprio essere la volta buona… speriamo non sia una candid-camera! 🙂
Cosa molto interessante, grazie dell’aggiornamento
Bellissime notizie. Bene. Teniamo però presente che aprile 2013 finisce tra 23 giorni.
Uno dei sogni della mia vita, poi, è poter scegliere, al raggiungimento dell’età pensionabile, tra pensione mensile o ritiro immediato del malloppo spettante. La Cassa di Previdenza dei Commercialisti lo prevede da tempo. Grazi. Saluti e complimentoni per l’esito delle Elezioni Enpap.
Forse resterà un sogno!
Non mi risulta che la cassa dei commercialisti adotti questa possibilità, che è contraria alla normativa previdenziale. Mi risulta che fosse prevista dalla Cassa Forense, e poi esclusa in seguito ad un ricorso proprio dovuto al fatto che restituire il montante è contro la normativa, al di fuori ovviamente dell’unico caso previsto (meno di 5 anni di versamenti).
Gent.mo Federico Zanon le informazioni che pubblichi sono davvero utili ed interessanti, spero che il sistema della “Busta Arancione” possa essere fruibile quanto prima! Non ho però ben capito la questione dei maggiori contributi??!!Dicevi che l’una soluzione non può viaggiare separata dall’altra, per qual motivo?
Grazie Tiziana Bertinotti
Purtroppo il sistema contributivo è piuttosto limitante, perché a livello matematico restituisce a rate solo quello che una persona ha versato. Per cui, a meno di modifiche normative del sistema di calcolo (le ritengo improbabili), se una persona vuole una pensione più alta, deve versare di più.
La mia personale posizione è che l’obbligo di versamento debba rimanere minimo (10% del reddito netto), con facoltà di scelta individuale di crescerli o di versare in fondi pensione diversi. Ma molte casse previdenziali hanno previsto l’aumento dei contributi.
Perché ritengo che l’aumento dei versamenti sia legato alla comunicazione agli interessati? perché spesso gli interessati, che sono poi tutti i cittadini italiani che versano contributi, non sono sufficientemente informati in merito a come funziona attualmente il calcolo della pensione, per cui non riescono a valutare quale scelta fare.
Questo è un articolo interessante apparso su Morningstar che parla anche di questi temi:
http://www.morningstar.it/it/news/96543/il-risparmio-per-la-pensione-va-nei-pip.aspx
sono molto contenta per i pensionati futuri,io appartengo alla prima mandata e prendo 61dico61euro mensili perchè sembri meno ridicolo me lo versano trimestralmente;ma la vergogna è che a marzo mi hanno richiesto il contributo soggettivo che per dignità dell’ente fino ad oggi non mi era stato richiesto.non credo che questa sia la sede giusta per la mia lamentela ma mi siete capitati voi sotto mano e ne ho approfittato grazie l.s
Per questa spiacevole novità dobbiamo ringraziare le ultime riforme previdenziali, dal 2011 in poi. Posso capire che la legge debba normare casi generali e non specifici, ma qui siamo all’assurdo, almeno per quanto riguarda i liberi professionisti: molti, non solo psicologi, sono nella condizione descritta da te.
Se il principio di garantire una rendita a vita è sano oppure no, preferirei essere libero di deciderlo io e non che sia un’imposizione dello Stato ad obbligarmi. Che poi lo Stato sia così attento e sensibile a me, qualche perplessità me le desta. Non mi sembra che lo Stato sia molto sensibile alle mie condizioni di vita quando aumenta l’irpef, l’imu, la tarsu, l’irap, l’iva e mi fermo qui perchè ho sonno e vorrei riposarmi. A me personalmente della pensione Enpap non me ne frega niente, perchè ho già la pensione Inps-Inpdap. Vorrei potermi godere tutto e subito il MIO (fino a prova contraria) Montante in un sol colpo.Non sto chiedendo un limite per chi non la pensa come me. Sto solo chiedendo la libertà di poter scegliere. O essere liberi di scegliere non è un diritto?
Le lamentele sono giuste e veramente non so da che parte ci possa voltare per vedere uno spiraglio, ma ancora una volta mi accorgo che è evitata la pericolosa tendenza a fare e a tentare di rispondere a questa domanda:
“cosa possiamo fare”?
Gent.issimo Federico ti ringrazio per gli aggiornamenti professionali che invii. A proposito di pensione forse puoi dirmi se è possibile ricongiungere i 13 anni versati presso amm.ne pubblica.Sono iscritta all’Enpap dal 2000. Grazie
Possibile dovrebbe esserlo. Ma con la ricongiunzione il problema è di valutare se conviene, essendo a titolo [molto] oneroso. Ogni situazione è diversa, e devi attentamente considerare la ricongiunzione e le sue alternative, come la totalizzazione. Qui ti serve necessariamente la consulenza del tuo commercialista, o di un patronato.
Daniele chiede cosa possiamo fare. Butto giù alcune (mie)risposte:
1. Fare in modo che continuino ad essere (come ora) i liberi professionisti a gestire la Cassa dei Liberi Professionisti.
2. Vigilare, tutti quanti, che l’onestà e la trasparenza promessa sia una prassi quotidiana.
3. Modificare i Regolamenti della Cassa in modo da ottenere trattamenti pensionistici dignitosi e non simbolico-ridicoli come sono ora.
4. Aiutare i giovani colleghi a recuperare la speranza, che ora hanno perso, di aver scelto una bella professione, anche dal punto di vista pensionistico.
5. Coinvolgere il più possibile tutti gli iscritti, affinché possano dire la loro riguardo alle scelte importanti dell’Ente: chi dirige da solo è inevitabilmente portato a far scelte discutibili.
6. Collegarsi il più possibile con le altre Casse di Previdenza perché gli investimenti più redditizi premiano i grandi numeri: da soli, come psicologi, si ottiene poco.
7. Stare alla larga dai furbini del quartierino, che non regalano mai nulla.
8. Aiutare chi è in difficoltà economica a versare i contributi con sistemi diversi dalle sanatorie, distinguendo chi ha problemi seri da chi “ciurla nel manico”.
9. Recuperare più quattrini possibili dagli investimenti faraonici e di immagine della passata gestione: chi siamo non dipende dall’immagine della sede Enpap, ma dalla qualità del nostro lavoro.
10. Dare fiducia a chi ora abbiamo dato fiducia e che rappresenta il cambiamento, avvertendo con chiarezza che saranno tenuti d’occhio e che se faranno bene saranno confermati, altrimenti punteremo su altri.
Questo è già un ottimo programma post-elettorale per elettori nei confronti degli eletti. Condivido la maggior parte di quanto scrivi e spero che davvero gli iscritti siano uno stimolo per gli amministratori, a partire da me.
Uno dei nodi centrali, l’adeguatezza delle pensioni, è un problema epocale che non é certo risolvibile con i regolamenti interni dell’ENPAP. Ma è comunque un nodo da non trascurare: il primo dovere della previdenza è proprio la pensione.
Perfetto. Facciamo quel che si può fare. Io credo che gli iscritti possano rappresentare uno stimolo per gli eletti solo se (e dico solo se 2 volte) gli eletti stimolano gli iscritti a stimolare gli eletti. Coraggio caro Zanon: hai una bella gatta da pelare. Ciao. RS
Ciao, comunque vi ringrazio perchè per lo meno se ne parla: è già qualcosa. Buona la lista di Sbrana. Tuttavia è un elenco degli obiettivi…. forse se ci fossero mosse più precise… un pò più approfondite… non basta la trasparenza, ma come si fa a garantirsi una rendita da pensione? in cosa sono attualmente investiti i nostri soldi? ci possono essere investimenti migliiori? come funziona esattamente il nostro ente pensionistico? come si fa ad avere info? scusate solo vorrei capire un pò meglio, grazie!
Caro Daniele, non hai da scusarti se sai poco dell’Enpap e chiedi di sapere. Quelli che avrebbero da scusarsi (ma che non ci pensano nemmeno a farlo) sono coloro i quali hanno gestito sino ad ora l’Ente, che hanno fatto solo i lori interessi, che non si sono minimamente preoccupati di collegarsi agli iscritti, che han pensato solo a comprare via della Stamperia (“…vicino ai Palazzi del Potere…”) e che siamo riusciti (un mezzo miracolo) a mandarli a casa. Che cos’è l’Enpap, come funziona, come potrebbe funzionare, secondo me lo sa, o crede di saperlo, uno psicologo su mille, a essere ottimisti. Se vuoi, ti presento qua a La Spezia, una decina di colleghi che credono sia una libera associazione e, quindi, non hanno mai versato i contributi perchè non ritengono sia un obbligo di legge. … E te chiedi scusa……!
Caro Federico grazie per l’impegno ma credo che sarebbe molto utile per gli psicologi che avessero spazi per incontrarsi di persona per parlare di questi temi e fare scelte, per caso conosci qualcuno nel Veneziano che abbia voglia di farlo non per ricerca di poter personale ma per voglia di aiutare? qualche incontro potrebbe essere utile, ciao e grazie
Aprile se n’è andato e siamo a maggio: che notizie hai della busta arancione? Grazie e ciao. Roberto Sbrana dalla Liguria
Puntuale come un orologio! 😉
Sto raccogliendo i dati per un articolo. Ti anticipo che sinora è stata attivata a macchia di leopardo, come era prevedibile.
Mi sembra già un risultato strepitoso la macchia di leopardo. Complimenti! Per quanto riguarda la puntualità è dovuta al fatto che, avendo lavorato 32 anni con i tossici e con i detenuti, ho imparato che le illusioni sono peggio delle sconfitte. Tutto qua. Comunque, ti rinnovo i complimenti: oltretutto i leopardi sono animali bellissimi. E corrono forte. Ciao caro Zanon.
Ciao Federico, grazie a te ed alla partecipazione di noi colleghi, mi sembra si sia avviata una comunicazione aperta ed interessante: il “caldo” tema delle pensioni, la grande necessità di fare degli incontri vis à vis con i nostri rappresentanti Enpap, gli utili suggerimenti del collega Roberto Sbrana. Io vorrei aggiungere altre due questioni, che, sebbene esulino dal tema delle pensioni, riguardano direttamente la gestione Enpap e, forse, sono facilmente risolvibili, poiché veramente piccole.
1)La prima questione verte sulla necessità di depenalizzare dalla sanzione di ben 50 euro (mantenendo semmai i soli interessi) il ritardato invio della comunicazione del reddito annuale (e dico “COMUNICAZIONE del reddito”, NON VERSAMENTO DEI PAGAMENTI DOVUTI). Mi sembra infatti davvero ingiustificabile pretendere 50 euro dagli iscritti, poiché pagano per tempo il totale dei contributi richiesti, ma si dimenticano d’inviare la comunicazione reddituale (che poi è già inclusa nei versamenti!).
2)Dal momento che, come psicologi (e non come santi…), siamo riusciti a compiere il “miracolo” di avere un nuovo CdA (anche se, personalmente, penso che il miracolo più grosso lo abbia fatto lo scandalo del Palazzo di via delle Stamperie, senza nulla togliere a voi ed a noi), PERCHE’ non PUBBLICARE o, meglio ancora, INVIARE via e-mail, a tutti gli iscritti, i nomi dei componenti definitivi del CdA e del CIG? Sul sito Enpap trovo, giustamente, l’elenco dei risultati di tutti i voti ricevuti dai candidati, ma non trovo da nessuna parte chi ha accettato e chi ha rinunciato; o meglio, m’interessa CHI in definitiva compone il CdA e chi il CIG, con RELATIVO RIFERIMENTO alla lista d’appartenenza con cui si è presentato/a alle elezioni. In tal modo, si aumenta la partecipazione degli elettori, che ricevono un feedback immediato al loro voto e si permette ai tanti psicologi che seguono poco la parte “politica” della nostra professione, di capire bene chi siano i referenti del quadriennio! Abbiamo ricevuto una quantità infinita di e-mail prima del voto (e molte, almeno da parte mia, del tutto indesiderate!!) e poi, quando avrebbe avuto un senso riceverne una (non solo per appartenenza, ma soprattutto per trasparenza e completezza dell’iter elettorale) non ci è stata inviata alcuna comunicazione dall’Ente (e tanto meno dall’Ordine degli Psicologi, per lo meno quello veneto, che mi ha spiegato che spetta a voi comunicarlo anche a loro!).
Te ne puoi, ve ne potete occupare?
Grazie, buon lavoro……(ce n’è davvero molto!) 😮
Per il punto uno, relativo alla sanzione, posso capire che sembra una cosa ingiusta ma osservata da un altro lato ti assicuro che ha una sua ragion d’essere: ENPAP ha accumulato negli anni alcune decine di milioni di euro di contributi non versati. Dopo due sanatorie, ci sono ancora colleghi che non dichiarano e non versano, praticamente degli evasori.
Comprenderai quindi che il clima è molto più complesso rispetto alla questione dei € 50. Se venisse depenalizzata, la mancata dichiarazione diventerebbe Una prassi ricorrente con conseguenze amministrative importanti per tutta la collettività. Quindi: capisco che fa male, ma mantenere alcune sanzioni è nell’interesse di tutti, alla stregua delle multe per la violazione del codice stradale.
Invece per la seconda questione che poni, la spiegazione è semplice: il nuovo CDA non è ancora in carica. La prima riunione, detta di insediamento, in cui assumeremo i poteri di amministratori, è prevista per il giorno 8 maggio. Nei giorni successivi avremo diverse cose di cui occuparsi, ma una prima comunicazione inaugurale agli iscritti rientra nelle nostre priorità.
Ciao Federico, temo che la tua risposta non sia relativa alla mia osservazione: io parlavo di mancato invio del format in cui ripeti ciò che hai già inserito all’interno del versamento dei contributi. Mi spiego meglio: per versare i contributi annuali, ogni iscritto (e pertanto professionista che paga le tasse) si avvale delle dichiarazioni fiscali che poi spedirà in cartaceo o per via telematica all’Ente, dopo aver GIA’ VERSATO i suoi contributi. Quindi i colleghi evasori, che non dichiarano nulla, in questo caso non c’entrano (esattamente come le multe per le trasgressioni del codice della strada….). C’entra invece una modalità scorretta e prepotente che si rifà sempre su coloro che pagano e sono regolari! Seguendo il collegamento fatto da te sul codice stradale, le 50 euro pretese ingiustamente da Enpap, sono alla stregua della “multa sulla multa” che oggi può darti la polizia municipale: se anche paghi la contravvenzione, la polizia municipale può pretendere di raddoppiartela o triplicartela con escamotage del tutto anti democratici. Era a questo a cui mi riferivo, colleghi in regola, paganti, ma in ritardo nell’inviare la dichiarazione reddituale già INCLUSA nella dichiarazione dei contributi dovuti (quindi, coloro che non vogliono imbrogliare nessuno ma, semplicemente, spediscono dopo il termine la dichiarazione).
Invece, in merito al secondo punto, penso che chi ha vinto avrebbe potuto spedire un’e-mail, anche prima del momento “topico” (l’8 Maggio), poiché l’uso di internet non è vietato neanche per mandare propaganda elettorale, figuriamoci per dare informazioni utili! 🙂
Cordiali saluti
Cara Tiziana,
credo ci sia un fraintendimento che nasce dal fatto che i due obblighi sono distinti:
1) uno è l’obbligo di dichiarare il reddito entro i termini, a cui è collegata una sanzione
2) uno è l’obbligo, separato e indipendente, di versare il contributo secondo le regole stabilite, a cui è collegata un’altra sanzione.
L’obbligo di dichiarare il reddito entro i termini, e la relativa sanzione, trova la sua ragion d’essere nel fatto che, con 40.000 iscritti, è necessario stabilire un termine per ricevere i dati reddituali, altrimenti diventerebbe impossibile gestire con ordine il calcolo del saldo di tutti.
La dichiarazione ha peraltro implicazioni con l’evasione contributiva, perché spesso chi non paga non presenta nemmeno la dichiarazione.
Certamente è una scocciatura per chi – come nel tuo caso – ha soltanto avuto una dimenticanza in buona fede di alcuni giorni. Ma d’altronde una data va stabilita, e tale data deve essere perentoria.
Se può consolare, tutte la casse previdenziali hanno una sanzione per la mancata/ritardata presentazione della dichiarazione.
Caro Federico,
intanto i miei in bocca al lupo ed i migliori auguri di buon lavoro a te ed a tutti i colleghi che oggi si stanno insediando, ufficialmente, al CdA ed al CIG! Al più presto sapremo quindi chi siano i relativi componenti (CdA e CIG Nord, Centro, Sud)? Giusto? Vi suggerisco nuovamente di mandare la comunicazione anche agli Ordini ragionali, in modo tale che la notizia si diffonda su vasta scala! Ma veniamo a noi:
io ho sempre parlato dell’invio della semplice dichiarazione e non di mancato versamento dei contributi; in ogni caso non mi trovi d’accordo: condivido perfettamente che un termine d’invio dei dati debba esserci in modo perentorio, ma, se si sfora tale termine, è mia opinione che debbano essere previsti esclusivamente gli interessi (non una multa, ripeto, ingiusta e vessatoria, che va a colpire sempre e SOLO i contribuenti regolar!) E, scusami se te lo faccio notare ma, il paragone della dichiarazione del singolo contribuente con la dichiarazione di un Ente che “maneggia milioni” di euro è quanto mai “ingenua”. Comunque spero ci si possa confrontare in uno spazio diverso da quello dell’e-mail, magari in un’iniziativa del “nuovo” Enpap, verso gli iscritti, attraverso la quale ci si faccia conoscere meglio e si chiamino gli psicologi a confrontarsi su un dettagliato programma d’intervento e miglioramento della gestione….Grazie e buon lavoro
Esistono molti fattori, anche di tipo normativo e amministrativo che impediscono di creare un ente ideale. Del resto, in una cassa ideale tutti dichiarerebbero in tempo ripagherebbero tutti i contributi. Credo che tu abbia aperto un argomento importante, ma rimanderei ad un articolo dettagliato, e scriverò nelle prossime settimane. Grazie per gli stimoli.
Invece rispetto agli incontri con gli iscritti, è un nostro punto di lavoro, e speriamo di realizzarlo quanto prima.
Scusa, intendevo dire: “attraverso la quale voi, nuovi responsabili, vi facciate conoscere meglio e chiamiate gli psicologi a confrontarsi su un dettagliato programma d’intervento e miglioramento della gestione Enpap. Grazie e buon lavoro
Per quanto riguarda il secondo punto, l’informazione relativa all’esito elettorale anche prima dell’insediamento ufficiale, personalmente ho ringraziato chi mi ha votato nella stessa NL che conteneva questo articolo che stiamo commentando.
Invece, Altrapsicologia – associazione a cui appartengo e che ha avuto il migliore risultato elettorale – ha inviato questi articoli informativi sul tema del dopo-elezioni:
http://www.elezionienpap.it/risultati-cda/
http://www.elezionienpap.it/la-pagella-di-altrapsicologia/
http://www.elezionienpap.it/grazie-di-cuore/
http://www.elezionienpap.it/no-last-minute/
http://www.elezionienpap.it/direttrici-enpap-altrapsicologia/
http://www.elezionienpap.it/le-rogne-non-vengono-mai-da-sole/
http://www.elezionienpap.it/lettera-aperta/
Cara Tiziana, lasciati dire che, secondo me, sei un vero fenomeno: ma quando mai si è visto che chi è stato buttato fuori (democraticamente, con una votazione) da un Ente che maneggia milioni di euro, dica a noi, comuni mortali psicologi votanti chi ha preso il loro posto? MAI. Bisogna aspettare che chi ha preso il posto dei vecchi si dimostri diverso… Se lo sarà, saremo felici. Se sarà uguale a quelli di prima, li manderemo a casa anche loro alla prossima elezione. Intanto, ora, finalmente, abbiamo capito come si fa. Stammi bene. Roberto Sbrana, psicologo ligure
Caro Roberto, grazie per il fenomeno….lo prendo come un complimento. D’altronde, non importa cosa si è visto fin’ora, importante è cosa vedremo domani. Soprattutto perché i nuovi colleghi, che s’insedieranno nel prossimo futuro (finalmente ora so che sarà l’8 Maggio) dovranno muoversi in modo democratico e condiviso, per dimostrare a tutti noi che le loro ricche critiche, ai vecchi metodi e modi di gestire Enti Istituzionali, erano fondate, nonché supportate d’azioni concrete. E, forse, oggi si avvarranno anche dei nostri feedback (intesi come pareri dei membri della categoria) per raggiungere meglio l’obiettivo……P.S. sono anch’io ligure, ma vivo e lavoro in Veneto.
Alla prossima
Condivido quel che dici. E “fenomeno” non voleva mai e poi mai essere un’offesa. “Marchiamo stretti” i nuovi dirigenti Enpap: sembrano brave persone, però finora hanno potuto solo parlare. Ora dovranno dimostrare di fare cose buone, che spesso è più difficile del dire. Comunque, per me, San Tommaso era un dilettante… Ciao. Ti saluto la Liguria, terra di sole, mare, rocce e abitanti attenti.
Grazie Roberto, sono in perfetta linea con te. Inoltre, da molto giovane giocavo a calcio e facevo l’attaccante….. 🙂 e credo nella capacità umana di risolvere i problemi! Ma grazie soprattutto di avermi fatto respirare un momento della nostra bella Liguria…(senza nulla togliere ai luoghi meravigliosi del Veneto!)